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Sì che dell’Uom le iniquamente vaghe
  648Voglie giugnesser là dove d’estinta
  Fede l’Anime ree vantansi paghe.
Non fu scema Pietà dunque, né vinta
  651Dalla Giustizia estrema; anzi essa illesa
  A combatter per noi mostrossi accinta.
Gli empj rapì, cui, se più a lungo stesa
  654La vita fosse, avria l’eterno lutto
  Maggior recata in maggior falli offesa;
E agl’innocenti il carcer lor distrutto,
  657Gli accolse amica in que’ beati liti,
  Ove ognor verde è di letizia il frutto,
E tal ne’ spirti fra le colpe arditi
  660Esempio ai vivi diè d’immagin fiera,
  Ch’altri non più l’altrui delitto imiti,
Sorse, mentr’io dicea, l’umida e nera
  663Notte, e col manto suo di stelle nudo
  Coperse il giorno di lugubre sera;
Giorno, cui par non nacque altro più crudo.

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