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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfonso Varano - Opere scelte 1705-1788.djvu{{padleft:228|3|0]]
E queste ai noti fien ed agli strani
Popoli alto argomento, onde si nomi
546Il valor mio ne’ lidi, e mar lontani.
Su l’innesto dei duo cor arsi e domi
Scorgi la gloria mia, d’Austria la spene,
549Gioseffo ed Isabella augusti nomi;
Guarda su le stellifere catene,
Che gli stringono insiem, le amiche sorti,
552Che lor serba Costei, che in man le tiene.
Oh come in mezzo alle sanguigne morti
Dolce subbietto avrà Teresa invitta,
555Che le guerriere sue cure conforti!
Qual del saggio Francesco entro la dritta
Ragion letizia sorgerà presaga
558D’aurei destini alla Germania afflitta!
Non più del pio Filippo tuo la vaga
Mente di pianti e di sospir lugubri
561Coi foschi obbietti inasprirà la piaga.
Rivestiran pomposamente rubri
Serici fregi a fimbrie d’oro e a liste
564Le scure pria pel lutto are e delubri;
E là volto in festoso il canto triste
Renderà Esperia a te, che il Mondo reggi,
567Donna del ciel, grazie fra gl’inni miste.
Ma tu soggetta un tempo alle mie leggi
Sculto sul laccio dell’alterna fede
570Mira d’Austria e d’Italia il fato, e leggi.
In così dir le nuziali tede
Scosse, e a Luisa il doppio core offerse
573Di sì felici alti presagi erede:
Ed ella poiché in quello a mille scerse
Nipoti il preparato onore inciso
576Di sereno gioir la fronte asperse,