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P. 51. | Mentre, perchè un destin Dio svolga e muti, ec. |
Quello, che l'Autore chiama poeticamente destino, altro non è che il suo decreto, il quale, ove non sia condizionato, è sempre immutabile, come si è quello che riguarda il premio eterno dei giusti, o la pena eterna dei reprobi.
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