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Ma da’ contrarj a lor Duci condutto
  Stuol ne’ superbi suoi vanti feroce
  384Dalle tenebre nato a corre il frutto.
Grande movea conflitto; e per la voce
  Fiera, e per opre al minacciar eguali
  387Tal nascea strage d’ambo i lati atroce,
Che coperte apparian d’archi e di strali,
  D’aste e di busti in largo sangue estinti
  390Le ripe all’orgoglioso ardir fatali;
Finche securo il vincitor fra i vinti
  Gli smorti s’imprimea vestigj in seno
  393Dalla corona ombrifera dipinti.
Allor piegavan tutte in un baleno
  Le genti e vincitrici e debellate
  396L’umil malgrado lor fronte al suo freno;
E piramidi e statue in bronzo aurate
  Ergeangli; e benché avesse il cor selvaggio,
  399Eroe d’armi era inscritto, e di pietate.
Alcun fra quei vid’io ne’ modi saggio,
  Che volontaria quasi, e a lui rivolta
  402Accogliea l’ombra, e ne adorava il raggio,
Che tal le diè forma dal bujo involta;
  Nè fasto reo, ma dignitate e merto
  405Discorde il fea da cpiella turba stolta.
Altri intenti a mostrar l’ingegno esperto
  Nella ragion del trono, ed altri dietro
  408Alle scarse orme del saper incerto;
Altri alle colte prose, ed altri al metro
  robusto, o alla gentil più dolce vena
  411Delle vote ghirlande ambian lo spetro;
E frodi all’altrui danno, e nell’arena
  Erbigera tessean lacci inumani
  414Ove lor venia men valore e lena:

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