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DI F. ALGAROTTI |
belle, quanto mai si potesse acquistare di più stupendo e prezioso. La quale onorevolissima commissione fu da esso adempiuta con tanto aggradimento di quel Principe, ch'ei lo ritenne alcun tempo alla sua Corte; e, riconosciuto in lui profonde cognizioni intorno alla scienza militare, lo decorò del titolo di suo consigliere intimo di guerra. Quattro giorni dopo che Federigo di Prussia ebbe occupato il soglio paterno, ne partecipò la notizia con lettera di proprio pugno all'Algarotti, il quale dimorava in Londra, e lo invitò con amichevole incitamento a trasferirsi a Berlino. Tenne egli un sì grazioso invito, e passò quivi molti anni, assiduo compagno degli studi e de' viaggi di quel glorioso monarca. Fu allora che Federigo conferì tanto a lui, quanto al fratello Bonomo e a'discendenti della famiglia Algarotti, il titolo di Conte; del 1747 lo fece sio ciamberlano e cavaliere dell'Ordine del Merito; e pel corso di 25 anni (chè tanti ne volsero dalla prima volta che l'Algarotti conobbe Federigo, sino alla sua morte) gli fu sempre larghissimo d'inestimabili doni, di segnalati favori e di care testimonianze d'intima amicizia. E Federigo premiava così luminosamente il sapere non solo di questo Italiano, ma d'altrio dotti parecchi, o suoi sudditi, o d'altronde a sè chiamati, perchè egli medesimo era adorno d'ogni maniera di dottrina, e sì conoscea