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AL SIGNOR SENATORE


CONTE


CESARE MALVASIA


L

o spirito filosofico che in questa nostra età ha fatto di così gran progressi, ed ha penetrato in ogni parte del sapere, è divenuto in certa maniera censore delle belle arti, e segnatamente dell'architettura. E come è della natura sua ricercare addentro le ragioni prime, e investigare i principi delle cose, ha preso a sottilmente esaminare i fondamenti dell'arte del fabbricare, e finalmente ha proposto quistioni che non tendono a nulla meno che ad iscalzargli, e a mostrare ch'ella posa in falso. Autore di tal novità è un filosofo (*), da cui tanto più ha da temere la dottrina di Vitruvio, quanto che feconda d'immagini ha la fantasia, ha un certo suo modo di ragionare robusto insieme e accomodato alla moltitudine, sa maneggiare con gran destrezza le armi socratiche. Assai volte mi è avvenuto di udirlo disputare sopra tale materia con non picciolo mio piacere e profitto: e tal volta ancora ho


(*)
il Padre fra Carlo Lodoli dell'Ordine de'Francescani

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