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ha meritamente corona. Non poco hanno cooperato le muse a far sì che ella fosse la delizia della corte di Berlino. Rade volte, e se non quanto lo richiede il ben pubblico, ella da esse si scompagna, e in mezzo agli studj più serj ha fatto versi anch’ella come un altro Pollione. A lei adunque, come ad ottimo conoscitore e a giudice, mando questo mio Saggio sopra la Rima, il quale servirà almeno a tener viva quell’amicizia ch’ella mi ha fatto conoscere a tanti segni, e di cui mi è dolce la memoria.
Berlino, 14 dicembre 1752.
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