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Scena Prima. | 27 |
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De l’amoroso foco; e, se tu havessi
Spirto, e senso d’Amore, intenderesti
I suoi muti sospiri. hor tu da meno
Esser vuoi de le piante,
Per non esser amante?
Cangia, cangia consiglio,
Pazzarella che sei.
- Silvia
- Hor sù, quando i sospiri
Udirò de le piante,
Io son contenta allhor d’esser amante.
- Dafne
- Tu prendi a gabbo i miei fidi consigli,
E burli mie ragioni. ò in amore
Sorda non men, che sciocca: ma và pure,
Che verrà tempo, che ti pentirai
Non haverli seguiti. e già non dico
Allhor che fuggirai le fonti, ov’hora
Spesso ti specchi, e forse ti vagheggi,
Allhor che fuggirai le fonti, solo
Per tema di vederti crespa, e brutta,
Questo averratti ben. ma non t’annuncio
Già questo solo, che, bench’è gran male,
E però mal commune. hor non rammenti
Ciò che l’altr’hier Elpino raccontava,
Il saggio Elpino, à la bella Licori,
Licori, ch’in Elpin puote con gli occhi,
Quel ch’ei potere in lei dovria col canto,
Se ’l dovere in amor si ritrovasse,
E ’l raccontava udendo Batto, e Tirsi
Gran maestri d’Amore, e ’l raccontava,
Ne l’antro de l’Aurora, ove su l’uscio
B 2 | È scrit- |
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