< Pagina:Aminta.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Scena Prima. 73

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Aminta.djvu{{padleft:73|3|0]]

Ahi, fosse stata muta, ed altri sordo.

Silvia
Certo’l rischio fù grande, et ella havea

Giusta cagion di sospettarmi morta.

Dafne
Ma non giusta cagion havea di dirlo.

Hor narra tu, qual fosse’l rischio, e come
Tu lo fuggisti. Silvia Io, seguitando un lupo,
Mi rinselvai nel più profondo bosco,
Tanto, ch’io ne perdei la traccia. hor, mentre
Cerco di ritornare, onde mi tolsi,
Il vidi, e riconobbi à un stral, che fitto
Gli haveva di mia man press’un’orecchio.
Il vidi con molt’altri intorno à un corpo
D’un animal, ch’havea di fresco ucciso:
Ma non distinsi ben la forma. il lupo
Ferito, credo, mi conobbe, e’ncontro
Mi venne con la bocca sanguinosa.
Io l’aspettava ardita, e con la destra
Vibrava un dardo.tu sai ben, s’io sono
Maestra di ferire, e se mai soglio
Far colpo in fallo. Hor, quando il vidi tanto
Vicin, che giusto spatio mi parea
A la percossa, lanciai un dardo, e’n vano:
Che, colpa di fortuna ò pur mia colpa,
In vece sua colsi una pianta: allhora
Più ingordo incontro ei mi venia. et io,
Che il vidi si vicin, che stimai vano
L’uso de l’arco, non havendo altr’armi,
A la fuga ricorsi. io fuggo, et egli
Non resta di seguirmi. Hor, odi caso.
Un vel, ch’havea involto intorno al crine,


D Si

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Aminta.djvu{{padleft:73|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.