< Pagina:Amleto (Rusconi).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
38 | amleto |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Amleto (Rusconi).djvu{{padleft:39|3|0]]
il volto aggrinzito, gli occhi stillanti un umor fetido, una specie di gomma di susino; e che mancano di cervello e che han gli stinchi fragili; le quali cose tutte, amico, sebbene io reputi verissime, pure, dico, non è onesto di scrivere; perocchè voi stesso, amico, sareste vecchio come son io, se, al pari del granchio, potreste andare a ritroso.
- POLONIO.
- Sebbene questa sia pazzia (a parte) vi è però in essa del metodo. — Volete uscir da quest’aria, signore?
- AMLETO.
- Entrando nella tomba?
- POLONIO.
- Affè sarebbe un uscir del tutto dall’aria. (Come sopra.) Quanto acume nelle sue risposte! La pazzia ha spesso la felicità di colpire là dove la ragione e la salute non saprebbero mai trovare il bersaglio. Vuo’ lasciarlo, e veder modo di farlo abboccar subito con mia figlia. — Mio onorato signore, prendo umilmente commiato da voi.
- AMLETO.
- Non potreste prendere da me alcuna cosa, amico, ch’io volessi dar più volentieri, eccetto la mia vita, la mia vita.
- POLONIO.
- Addio, signore.
- AMLETO.
- Questi nojosi vecchi pazzi!
Entrano Rosencrantz e Guildenstern.
- POLONIO.
- Venite a cercar del principe Amleto? eccolo.
- ROSENCRANTZ.
- Dio vi salvi, signore (a Polonio che esce).
- GUILDENSTERN.
- Mio onorato principe!...
- ROSENCRANTZ.
- Dilettissimo mio signore!
- AMLETO.
- Miei buoni, eccellenti amici! Come va Guildenstern! Ah Rosencrantz! Bravi giovani come state entrambi?
- ROSENCRANTZ.
- Come i figli volgari della terra.
- GUILDENSTERN.
- Felici in questo di non essere troppo felici; noi non siamo il bottone che risplende in cima al berretto della fortuna.
- AMLETO.
- Nè le suole delle sue scarpe?
- ROSENCRANTZ.
- Nè quelle pure, signore.
- AMLETO.
- Allora voi vivete presso alla sua cintura, in mezzo a’ suoi favori?
- GUILDENSTERN.
- Affè sappiamo cosa sono.
- AMLETO.
- I favori di lei? Oh è vero; la è una meretrice. Quali novelle?
- ROSENCRANTZ.
- Nessuna, signore, se non che il mondo è diventato onesto.
- AMLETO.
Dunque è vicino il giorno del giudizio. Ma le vostre novelle non son vere. Permettete che vi faccia una dimanda più stringente. Come avete voi, miei buoni
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.