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Versi 289

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ardigo - Scritti vari.djvu{{padleft:295|3|0]] Liebste, sollst mir heute sagen....


  O cara, a chieder torno:
Sei forma che il ver punge
Quale in afoso giorno
4Sogno al poeta pinge?
  Ah! bocca sì bellina,
D’occhio sì vaghi rai,
Sì amabile bambina,
8Non crea poeta mai.
  E bestie favolose,
Qual basilischi e arpie,
Orride, mostruose,
12Daran sue fantasie.
  Ma tale ingannatore
Guardo, e sì infido e fiero
E malizioso core,
16No mai, no mai, non diero.


Mein süsses Lieb, wenn du im Grab....


  Mio dolce amor, financo
Sepolta in atro speco,
Ti seguo, ed al tuo fianco
4Quivi mi adagio teco.
  Con quanta ho possa premo
Le fredde membra e abbraccio;
E, in dolce estasi, gemo;
8E morto io stesso giaccio.
  A mezzanotte a torme
Sorgono a danza i morti;
Noi nell’avel si dorme
12Qui l’uno all’altro attorti.

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