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116 iv - capitoli

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XXII

Ama, è amato; ma, scosso da nuove brame, non è contento.

  Lasso! che bramo ancor, che piú voglio io,
se nulla cosa da voler mi resta,
e son, senza disio, pien di disio?
  Amor mi tien pur sempre in gioia e ’n festa;
5che brami adunque, disiosa voglia?
che nova cosa è quel che mi molesta?
  Io voglio, ma io non so quel ch’io mi voglia;
e volendo mi doglio; ah duro fato,
che senza alcun dolor sempre mi doglia!
  10So pur ch’io son piú lieto e piú beato
di quanti amanti fur felici mai,
e sopra modo alla mia donna grato.
  So ch’ella m’ama e che m’ha caro assai,
e meco è d’una voglia e d’uno amore,
15e possedo quel ben ch’io desiai.
  Ma nova voglia ancor resta nel core,
e senza mal provar, provo tormento
con certo non so che lieto dolore.
  E benché sia tra li altri il piú contento,
20piú bramo ancor, bench’io nol sappia dire,
e cosí, piú felice e discontento,
  s’altro bramar non so, bramo morire.

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