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iv - capitoli | 79 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu{{padleft:85|3|0]]
Di passar quindi ormai tolta ogni spene,
se ne vengon per li occhi e per la fronte,
dove raro e non mai guardia si tiene.
Guardar si suole o strada o guado o ponte,
35loco facile a intrar; non dove sia
fiume profondo o inacessibil monte.
Poi che vietar non posso a lor tal via,
che non faccian peggior effetto almeno,
porrò ogni sforzo ed ogni industria mia;
40sappil chi ’l vuol saper, ch’io son sí pieno,
sí colmo di letizia e di contento
che non la cape a una gran parte il seno;
ma la cagion del gran piacer ch’io sento,
non vuol che suoni voce o snodi lingua;
45e faccia Dio, se mai di ciò mi pento,
che l’una svelta sia, l’altra si estingua.