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canzone terza. 291

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Mi giova, perchè Amor vuol pur ch’io v’ami,
E ch’io tema, ch’io speri, e ’l mio mal brami,
15E ch’io corra al bel lampo che mi strugge,
E segua chi mi fugge
Libera e sciolta e d’ogni noja scarca,
Con esta vita stanca e di guai carca.
  Nè mi pento d’amar nè pentir posso,
20Quantunque vada la mia carne in polve:
Sì dolce è quel venen nel qual m’involve
Amor, che dentro ho già di ciascun osso;
E d’ogni mio valor così mi ha scosso,
Che tutto in preda son del gran desio
25Che nacque il giorno ch’io
Mirai l’alta beltà, ch’a poco a poco
M’ha consumato in amoroso fôco.
  Se mai fu, Canzon mia, donna crudele
Al suo servo fedele,
30Tu puoi dir ch’ella è quella, e non t’inganni,
Che vive, acciocchè io môra, de’ miei anni.




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