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188 la cassaria.

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Crisobolo.                                                    Accennagli,
Che ti faccia saper, se gli è possibile,
Chi sia questo di casa.
Volpino.                                        Sarà facile.
Crisobolo.Lo guaterei mill’anni nè comprendere
Cosa potrei che voglia dir, nè un minimo
Construtto trar ne potrei. Che significa
Quando lieva la mano, e va toccandosi
Il capo e il volto, e spesso il naso, e gonfia
La bocca?
Volpino.                Mostra che sia stato un picciolo,
Ch’abbia gran naso, il capo riccio, pallido
In viso, e parla alquanto in fretta.
Crisobolo.                                                            Pensomi
Che ’l Nebbia voglia dir. Ma che notizia
Può egli aver che parli in fretta? Un mutolo
Può dunque udir?
Volpino.                              Non parla in fretta; dicoti
Che partì in fretta. Senza fallo il Nebbia
Vuol dir: tu prima e meglio di me inteso lo
Hai.
Crisobolo.        C’ha voluto far quel sciocco a mettersi
Indosso i panni di costui?
Volpino.                                              M’immagino
Che, veduto mancar la cassa ed essere
Sua colpa, abbia pensato di fuggirsene;
E perchè lo potríano, nel conoscerlo,
Tenere ai passi, ch’abbia mutato abito.
Crisobolo.E perchè non più tosto dovea dargli li
Suoi panni il Nebbia, che li miei?
Volpino.                                                            Che diavolo
So io? Gli è qualche volta temerario.
Crisobolo.Or va; menalo in casa, e fagli mettere
Indosso qualche veste convenevole
A lui, che non macchiasse la mia.
Volpino.                                                            Lasciane
A me la cura.
Crisobolo.                         Per dio, potrebbe essere
Anco altrimente: non è da passarsene
Così a chiusi occhi; e non si debbe credere
Però a Volpino ogni cosa, nè mettere
Ogni parola sua per evangelio.


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