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IV.


Gli avversari sentimentali del trasformismo che deridessero le discordie intestine del nemico, sperando vederlo distruggersi con le proprie mani, riderebbero male e per poco tempo, come in ogni tempo avrebbero riso male gli avversari del Cristianesimo giudicandolo in pericolo di vita per le piaghe degli scismi e delle eresie. Nessuna grande rivoluzione si compie senza disordini. Si disegna, è vero, sotto a tante contese una tal quale concordia nello scemare importanza alla selezione naturale il cui valore lo stesso Darwin ammise di aver esagerato; ma io vedo insieme allargarsi, venir congiungendo amici e avversari scientifici una tacita o espressa concordia nell’idea che tutti gli esseri viventi sono rami e frondi di un solo albero genealogico, salito, chi dice in un modo, chi dice in un altro, da un solo germe, la prima

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