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L’Origine dell’Uomo | 149 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ascensioni umane Fogazzaro.djvu{{padleft:171|3|0]]di denti che poi si restringono, si consolidano nel numero normale. E l’anatomia ci ha rivelato che vi sono in noi vestigi di organi posseduti dalle specie inferiori, attivi presso di loro, inutili, persino dannosi a noi. Si è giunti ora a studiare con questa idea una piccola glandola nascosta nel nostro cervello, una glandola di cui nessun anatomista sapeva che fare, onde un filosofo pensò di allogarvi l’anima, Io leggo che si ravvisa ora nella glandula pineale il vestigio inutile di un terzo occhio che serviva molto bene a remotissimi proavi invertebrati dell’umanità.
Io ignoro, del resto, se la scienza degli embrioni abbia veramente il diritto di vedere nelle prime fasi dell’essere umano un compendio storico di tutte le trasformazioni, attraverso le quali da un pesce è venuto un uomo. Ciò si afferma e si nega. Io ignoro se l’anatomia possa dire con sicurezza: questa glandola, quest’appendice vermicolare dell’intestino, questo quarto lobo polmonare destro non servono più a niente, sono anzi qualche volta dannosi, non fanno che ricordare un tenebroso passato dell’organismo.
Ciò si afferma; è tuttavia difficile anche a un profano di ammettere che la assoluta inutilità di una sola cellula vivente possa venire dimostrata. Il vero è che non vi ha bisogno di ciò. La strut-