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L’Origine dell’Uomo | 163 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ascensioni umane Fogazzaro.djvu{{padleft:185|3|0]]e dominerà la terra. Esse gli preparano lo strumento del regno, formano una prima fibra nervosa, varie fila di nervi, le raccolgono in gruppi, le accentrano nel capo, ed ecco disegnarsi il trono del principe futuro, ecco, piccino, umile, debole, il primo cervello. Questo cervello ingrandisce sempre e, come Darwin ha osservato, alle sue fasi di sviluppo corrispondono sempre modificazioni misteriose nella forma delle altre membra.
Ingrandisce fino al punto in cui al suo sviluppo corrisponde una modificazione arcana negli organi della voce. Allora se ne sprigiona il primo concetto e se ne trasmette la prima parola; no, la seconda parola, la risposta costata infiniti secoli, sforzi, dolori e vite, la risposta, dico, alla Parola Prima, all’ordine di Dio. Con lo stesso continuo, meraviglioso lavoro le stesse forze preparano nella cellula primitiva una vaga diffusa sensibilità ai raggi luminosi, la raccolgono in un nervo speciale, iniziano una torbida visione, costituiscono una camera oscura, una lente, uno strumento complesso che raccoglie la luce del sole e il colore delle cose, che rende la luce della vita e il colore delle passioni, dove finalmente apparirà la coscienza e che avrà pure in quel momento la sua parola, si leverà verso il Cielo a dare la sua risposta e sarà l’occhio umano. Noi vediamo queste stesse forze