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novella xiii 161

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Bandello - Novelle, Laterza 1910, I.djvu{{padleft:164|3|0]]la vita sua, subito udito il messo s’inginocchiò, e pregando Dio che le perdonasse i suoi peccati lo supplicò che le desse la morte. Mirabilissima cosa certo fu a veder quella bellissima donna, pregando Iddio, restar a la presenza dei suoi morta, ché come ebbe detto: — Signor Dio, poi che il mio consorte è morto, non mi lasciar piú in vita, — se le serrò di modo il core, che, senza far piú motto alcuno, cascò in terra. I suoi uomini e donne, credendo che fosse stramortita, se le misero a torno per rivocarle con vari argomenti gli spiriti vitali; ma poi ch’apparve morta a manifesti segni, fu con general pianto e dolor di tutti seppellita.




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