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PARTE SECONDA Tu che qui passi e ’1 bel sepolcro miri, ferma li piedi e leggi il mio tenore, ché di bellezza è qui sepolto il fiore, cagion a molti d'aspri e fier martiri. Infiniti per lei gettò i sospiri gran tempo un cavaliero, ed ella fòre di speme sempre il tenne e sol dolore gli die’ per premio a’ tanti suoi desiri. Egli, sprezzato, altrove il suo pensiero rivolse, e quella a lui piegossi alora ch’era a lui stata si ritrosa e dura. Ma piegar non potendo il cavaliero, morir elesse e usci di vita fuora, si fiera fu la doglia oltra misura.

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