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NOVELLA XXXIV
241 conseglio. Il quale finito che fu, il contestabile usci e fu preso dagli arcieri e dettogli che era prigione del re. E cosi fu menato a la Torre e ben guardato. Si fece il processo ed indi a pochi di gli fu per commissione del re ne \a piazza del castello una matina mózzo il capo. Che se egli avesse saputo por il chiodo a la rota de la Fortuna, cioè viver da gentiluomo e non esser cosi ingordo del sangue umano, forse che averebbe avuto megliore e più onorato fine che non ebbe.
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