Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
102
PARTE SECONDA tempo del mondo, non osservando mai né vigilie né quattro tempora né quadragesima né festa; ma tutto il di faceva inacquare il suo giardino. Era il tempo de la State e i caldi facevano grandissimi ; il perché la moglie del cortegiano se ne stava la sera fin passate le due ore in un cortile molto fresco per ¡scontro la porta de la casa. Il marito una sera trovandosi tutto solo senza servidori, essendo stato a diporto per la città, se ne venne verso casa. Era la notte già molto oscura e la moglie ancora dimorava a basso a godersi il fresco del cortile. Entrò il marito in casa e pian piano andando e conoscendo la moglie essere quivi, sovrapreso da uno strano capriccio, senza far motto se le accostò e, postole le mani a dosso, lei, che punto non fece resistenza, appoggiò al muro ed alzandole i panni cacciò il diavolo in inferno, e senza lasciarsi conoscere, giocando a la mutola, due volte inacquò il suo terreno. Si parti poi per far ben l’avvisto ed accorto, e data una volta per la strada a casa se ne ritornò, trovando ancor la moglie ove senza staffe cavalcata l’aveva. La quale, per mio giudicio, deveva esser avvezza a quell’ore senza lanterna andar per lo piovoso e forse anco per l’asciutto. Come il marito giunse nel cortile, tutto allegro diede la buona notte a la moglie, e fattosi recar da bere andarono a riposare. Pareva al buon uomo d’aver fatta la più bella cosa del mondo e tra se stesso se ne gloriava, non dormendo tutta la notte d’allegrezza, e parevagli un’ora mill’anni che venisse il giorno per narrar in corte questa sua gloriosa impresa; onde come fu la matina in corte, subito disse quanto la sera fatto aveva. E venuta la cosa a l'orecchie del prencipe, egli la volle da lui udire, parendogli pur troppo di strano che colui fosse cosi sciocco che queste pazzie narrasse. Ma l’accorto cortegiano si tenne per ben avventuroso quando seppe che il suo signore voleva la cosa intendere; onde cosi lietamente la narrò, come averebbe fatto un eccellente capitano che l’oste del nemico avesse a battaglia campale gloriosamente vinto. Sentendo il signore la cosa e conoscendo la poca levatura del suo cortegiano, disse: — Veramente, amico, tu hai fatto una bella impresa ed hai aperto gli occhi a molti, che le tue pedate seguiteranno. —