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PARTE SECONDA

mi rompe il capo, lo vorrei che voi mi levaste questa seccaggine da le spalle e metteste fine a cotesta pratica. — Or via — disse il marito, — lasciate far a me, che vi farò ridere. — Avevano in casa una donna attempata che si chiamava Togna, la quale era di circa sessanta anni e lavava in cucina le scu- delle ed altri vasi e nodriva alquanti porci e le galline, e sempre era unta e bisunta e putiva da ogni canto come fanno i solfarmi. Aveva l’unghie che parevano quelle di Lanfusa madre di Ferrati, con tanto grasso e mal nette sotto che averebbe ingrassata una caldaia di cavoli. Era poi guercia da un occhio, con la tigna in capo, e l’altro occhio di continovo gli colava, e sempre la bocca era bavosa, con un fiato puzzolente sovra modo, di maniera che la Ciutaccia con cui giacque il proposto di Fiesole era sette mila volte men brutta. Questa eletta fu per druda di Simpliciano. Chiamatala adunque a sé, il padrone de la casa le disse: — Togna, io vo’ porti dimane di notte con un bellissimo giovine, e voglio che a lui ti lasci maneggiare e far tutto quello che vorrà; ma guarda non parlar mai. — Promise ella di far il tutto, ed il padrone le disse che la vestiria di nuovo. Il di seguente le fece far un bagno e le mise a torno due fantesche, che da capo a piedi tutta la stropicciarono e lavarono benissimo, e le tagliarono l’unghie de le mani. Il marito di madonna Penelope dopo desinare diede la voce d’andar a caccia e, a cavallo montato, andò fuor di Milano. Madonna Penelope si mise subito in porta, né guari vi stette che Simpliciano comparse e la salutò. Ella alora gli disse: — Signor del mio core, voi séte venuto a tempo: mio marito è andato fuori e non ritornerà questi dui di. Voi questa sera tra le cinque e sei ore ve ne verrete qui, ove troverete questa porta aperta; spingetela soavemente e fermatevi tra la pusterla e la porta. Io ci sarò, ma non parlate né fate romore, ché io farò il medesimo, perciò che ci sono restati molti de la famiglia che non sono iti fuori. — Dato questo ordine, la donna entrò in casa e Simpliciano tutto gioioso andò a mettersi ad ordine per comparir galante cava- liero su la giostra. Come fu notte, il marito di madonna Penelope ritornò in Milano ed entrò in casa, ove fece vestir la Togna

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