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NOVELLA XXIII

fu da la donna partito, con l’aiuto d’un amico suo ritrovò un pittore giovine che in cavare dal naturale era appo tutta Vinegia in grandissimo prezzo, e seco convenutosi di quanto da lui voleva, del tutto avvisò la donna; e a Badova ritornato, le mandò il promesso ritratto. La donna, avuto l’ordine de l’amante, si convenne con una sua vicina di cui molto si fidava; e mandato a chiamar il pittore, a certe ore del giorno in casa de la vicina si trovava, ove il pittore anco era. Egli, veduta la bellezza de la gentildonna, in un tratto fieramente se ne imbarbagliò, in modo che, per aver più tempo di vagheggiarla, menava l’opera in lungo e nulla o poco lavorava. E quando deveva ritrarla, entrava in nuovi ragionamenti e nuove ciancie, tuttavia cercando di far la donna accorta del suo amore. Ella, a cui sommamente piaceva il favoleggiare del pittore, che era pieno sempre di nuovi e bei motti, dimenticatasi l'amore di Galeazzo, gli gettò gli occhi a dosso e, parendole un bel giovine, le venne voglia di provare se egli sapeva si bene improntare di rilevo come ritrarre dal vivo. Del che egli, che era scaltrito, subitamente s’avvide, e non mancando a se stesso, in due o tre volte che le parlò, s’accorse molto bene che la donna non era per lasciarlo pregar invano. Onde, facendo de l’audace, dopo qualche amorosette parolucce e qualche atti assai domestichi, egli le basciò il petto e tremando la pregò che ella avesse di lui pietà. La donna, non si mostrando per questo al pittore ritrosa, gli diede animo che egli devesse più innanzi procedere. Il perché, bascia- tala amorosamente in bocca, veggendo che ella rideva, lasciò stare il pennello con cui in tela la pingeva, e gettatala suso un lettuccio che quivi era, con un altro pennello che più le piacque la improntò di maniera che in tutto il primo amante le cadde da cintola. Galeazzo, che a Padova attendeva il ritratto e non vedeva né lettere né pittura, se n’andò a Vinegia, e volendo secondo il consueto andar a nozze, trovò che il convito per altri era apparecchiato e che egli non vi poteva entrare. Né per quanto s’affaticasse, non puoté a la donna parlare già mai; il che molto gli fu discaro come a colui che unicamente l’amava. Ed investigando se poteva intender la cagione di questo cosi

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