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NOVELLA XXXVIII
359 per minuto, non argumentando ad altro fine se non per onorarlo. Vi furono degli altri assai di varie religioni e secolari, che contra gli argomentarono a la meglio che seppero, a tutti i quali il Forno accomodatamente rispose, e si diportò di sorte che fu da tutti sommamente commendato, perciò che dottamente le sue conchiusioni sostenne ed ingegnosamente gli intricati nodi degli altrui argomenti disciolse, mostrando in ogni cosa ingegno e memoria. Finita la deputazione, fu il Forno a casa onoratamente condotto, ove a tutti quelli che l'accompagnarono diede una magnifica collazione. Il Peretto, che voleva il di seguente tornarsene a Bologna, disse al Forno : — Messer Gian Francesco, voi con qualche mio disconcio m’avete condutto a Modena, e sonci venuto volentieri per onorarvi e veder come vi sareste portato nel combattere. Il tutto è andato bene e con vostro grande onore e consolazione dei vostri amici e parenti, del che vosco me n'allegro. Ora che cosa mi mostrarete voi di bello in questa vostra città? — Fu risposto e dal Forno e da altri, che erano là di brigata, che in Modena ordinariamente v’erano di molte belle ed aggraziate donne, il palazzo del signor conte Guido Rangone e fratelli, alcune belle sepolture, bei lavori, una bella torre e quella cosa che ciascuno sa e si spesso si nomina, chiare e freschissime fontane. Ultimamente disse uno che ci era un assai bel tempio dei monachi di san Benedetto, edificato a la moderna. — Or andiamo fin là — disse il Peretto. E cosi in compagnia di molti, che per onorarlo andavano seco, s'inviò verso San Pietro. Farò qui un poco di digressione a ciò che maggior piacere de la novella possiate prendere. Era il Peretto un omicciuolo molto picciolo, con un viso che nel vero aveva più del giudeo che del cristiano, e vestiva anco ad una certa foggia che teneva più del rabbi che del filosofo, e andava sempre raso e toso; parlava anco in certo modo che pareva un giudeo tedesco che volesse imparar a parlar italiano. Ora tornando ove lasciai, poi che ebbero il tempio assai a bastanza contemplato, usciti di quello, cominciarono a venir per la strada dritta che conduce al convento dei frati carmelitani; e giunti al mezzo di detta contrada, furono veduti da due assai belle e festevoli donne, che per ¡scontro l’una