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PARTE TERZA d’Ancona. E non gli parendo di dever menar seco la sua Margarita, andava pur pensando che modo egli deveva tener a farla restituire al marito e dargli a credere che con nessuno ella si fosse giaciuta. E parlatone con lei e col maestro di stalla, tennero diversi propositi. A la fine disse la Margarita: — Signore, l’animo mio era mai non v’abbandonare, ma seguitarvi in ogni luogo. Ma poi che volete che io resti col marito, vi dirò ciò che ora mi sovviene per mia salvezza. Io ho in un monastero in questa città una mia zia badessa, che molto m’ama: se si trovasse modo che ella dicesse che il di che io fuggii di casa andai a trovarla e che sempre seco m’ha tenuta, il tutto ande- rebbe bene. — Piacque questo a Niccolò Piccinino, onde mandò il maestro di stalla a parlar a la badessa; che seppe si ben fare, che la badessa promise affaticarsi, con speranza che sua nipote sarebbe dal marito per bella e buona accettata. La notte seguente secondo l’ordine de la badessa fu Margarita menata al monastero. Era la badessa donna di quaranta anni, e di tre o quattro mesi innanzi questo s’aveva molto spesso fatto venire un prete a starsi seco la notte, e talvolta lo teneva dui o tre di in camera; di che n’era un poco di scandalo fra le monache. Ella con questo mezzo de la Margarita pensò sodisfare a le monache ed a suo nipote messer Bernardo. E mandatolo a chiamare, ordi cosi bene la sua favola che a messer Bernardo fece credere che la moglie sempre era stata seco e che niente gli aveva voluto dire, perciò che aveva mandato a Roma per far dissolvere il matrimonio e far Margarita monaca, ma che non s’era potuto ottenere se egli non si contentava, e che contentandosi non poteva più prender moglie. Poi gli fece un gran romore in capo de la mala compagnia che a la moglie aveva fatta. II pover’uomo, d’allegrezza d’aver trovata la moglie in cosi santo luogo, piangeva, e la ritolse per casta e buona. Le monache si domandarono in colpa, credendo che tutto quel tempo che la badessa faceva portar cibi in camera, la Margarita ci fosse stata. Messer Bernardo, pensando aver santa Cita per moglie, lasciò d’esser geloso quando gli era più di bisogno, ed anco la badessa più liberamente faceva ciò che più l’era a grado.

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