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una cosa e chi ne diceva un’altra. A la fine l’eccellente dottore messer Francesco Midolla, senatore del parlamento di Milano e vostro cognato, uomo di singolar dottrina e di molta esperienza, disse: – Signori miei, se m’ascoltate io vi dirà quanto prudentemente un senatore di Parigi in simil caso si diportasse; – e quivi narrò un memorabil caso, il quale da me ridotto al numero de le mie novelle vi dono. State sano.


NOVELLA XI
Un senatore, trovando la moglie in adulterio, fa l’adultero fuggire e salva il suo onore insieme con quello de la moglie.


Non è molto, signori miei, che essendo io in Parigi, vi fu un consigliero o senatore del parlamento, che è il primo di molti che sono in Francia, il quale, essendo già in età, aveva per moglie una bella giovane, francese anch’ella, la quale egli sommamente amava. Ella che era fresca e di pel rosso, e che vedeva il marito debole e senza possa di poter spesso inacquar il suo giardino, e che quasi ogni mattina si levava innanzi dì, in quell’ora che ella averebbe voluto giocare a le braccia e cacciar il diavolo ne l’inferno, si trovava troppo di mala voglia veggendosi perder senza piacere la sua giovanezza. Onde volendo proveder a’ casi suoi con quel meglior modo e più secretezza che fosse possibile, pensò che di leggero averebbe la comodità, pur che ritrovasse persona che le aggradisse; perciò che andando a buon’ora monsignor suo marito in parlamento e tardi a casa ritornando, averebbe in quel tempo agio di sodisfare ai suoi bisogni. Fatta questa considerazione tra sè, si mise a star su la porta ed a la finestra per veder chi andava per la contrada e per far scielta d’uno che più le fosse paruto a suo proposito. E tutto il dì veggendone passar molti e quasi nessuno al suo appetito sodisfacendo, avvenne che un dì le passò dinanzi uno d’età di ventisei in venti otto anni, il quale facendole riverenza cortesemente con la berretta e andando di lungo per i fatti suoi, molto ne la prima apparenza le piacque. Era colui lombardo, al quale occorreva quattro o sei volte il dì, e più e meno secondo le faccende che aveva per le mani, far quella strada. Il che da la donna avvertito, e tre e quattro giorni osservato il passar di quello, e più ogni volta piacendole, cominciò, quando passar il vedeva, a fargli buon viso e mostrar d’aver sommamente caro l’onore ch’egli le faceva. Di che accortosi il giovine che avveduto era, pensò che

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