< Pagina:Bandello - Novelle. 1, 1853.djvu
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta.

lingua fra i denti, e diceva mal e peggio, essortando il padrone a darsi buon tempo e vita chiara con quante donne gli venivano a le mani. – Che credete voi, – diceva egli, – che questa sia la prima che queste feminaccie ci hanno fatta? Egli non è la prima e meno sarà l’ultima, perchè vogliono tanti uomini quanti ne ponno avere, e mai non sono nè sazie nè stracche. – Ed essendo tutti dui di fellone e mal talento contra le donne, e volendosi partire, Ferrante al padrone rivolto disse: – Lasciaremo noi questi panni qui? Non li lascierò già io, siano mò di chi si voglia. – Non voleva Bernardino che i panni si levassero, ma Ferrante gli prese insieme con la scala, ed uscirono de l’orto. Poi messosi in collo le due scale, ed i panni sotto il braccio, disse Ferrante: – Al corpo che io non vo’ dire, egli sarebbe ben fatto che noi facessimo levare tutti i nostri servidori di casa, e prender l’arme e far un mal giuoco a costoro che sono con le donne. – Così parlando di questo, arrivarono a casa, ove sviluppati i panni e manifestamente conosciuto che erano di messer Gregorio e di Giacomo, fu mal contento Bernardino che la scala si fosse levata. Era già quasi l’alba, il perchè essendo ora di levarsi, i dui fratelli, lasciate molto malcontente le donne che ingannate si conoscevano, se ne scesero a basso, e non trovando nè scala nè panni, dolenti e pieni di meraviglia, con gran fatica a la meglio che puotero salirono il pergolato, ed indi si lasciarono dietro al muro cader giù, nè altro male si fecero, se non che alquanto si scorticarono le gambe, per esser senza calze. Erano a pena in terra, che Bernardino e Ferrante, venendo con frettoloso passo, gli arrivarono sopra con i panni e la scala. Chi gli avesse veduti in viso, non so qual di loro avessi trovato più smarrito o più pieno di vergogna, perciò che tutti quattro erano ad un termine. Ora, senza perder tempo, tutti di brigata se ne tornarono a casa. Bernardino fieramente si doleva di Giacomo, che con la sembianza del volto si fosse finto esser Bernardino ed avesse la sua donna ingannata. Giacomo si scusava, dicendo che già mai non aveva inteso che egli fosse de la donna innamorato; chè se saputo l’avesse, non si sarebbe seco domesticato. Messer Gregorio alora postosi in mezzo ai fratelli disse a Bernardino: – Deh, fratel mio, se Dio ti salvi, dimmi come e quando cominciasti a domesticarti con costei, chè di Giacomo come il fatto sia seguito so io troppo bene. – Bernardino, fattosi da capo, narrò puntalmente tutta l’istoria del suo amore come era avvenuta. Messer Gregorio alora narrò loro come egli aveva ragione di rammaricarsi più che essi, perchè prima di loro era stato de la

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.