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il grande, è entrato qua dentro, io son venuto con la guardia per pigliarlo, se v’è. – La donna che de l’amante temeva, come udì questo, mezza rassicurata, sapendo ove egli s’era nascoso rispose: – Monsignore, io come si fece notte, perchè il signor mio consorte non è in Milano, feci chiavar la porta e so che dapoi nessuno è entrato ne la casa, avendo io sempre tenuto le chiavi appo me. Nondimeno per sodisfazion vostra vi farò aprir tutte le stanze de la casa. Cercate voi. – E così primieramente entrarono ne la camera ove Cornelio dentro il camino era e per il luogo d’alto contemplava le stelle sentendo più freddo che non voleva. Quivi sotto le banche e sotto il letto e per tutto ricercando ed i forsieri qua e là girando, uno dei sergenti che volle far il più diligente diede d’una alabarda ne la fune che sosteneva il padiglione sopra il letto, ed il tutto andò sossopra. Cornelio stava cheto dicendo tra sè i paternostri de la bertuccia. Usciti gli sbirri di quella camera, andarono per tutti i luoghi di casa e non ci lasciarono nè buco nè chiazzettino che non cercassero, e non si trovando se non i duo paggi ed il vecchio canevaro, discesero ne le rivolte terrene e dubitando che forse il malfattore si fosse dentro le botte riposto volsero sentir il sapore di quasi tutti i vini. Era entrato ne la casa gente de la contrada, come in simil accidente si suole, e tra gli altri v’era colui che detto al barigello aveva l’omicida per certo esser in casa. Onde là dentro non si trovando malfattore alcuno, volle il barigello che l’accusatore a corte fosse menato, pensando che egli qualche cosa di questo caso sapesse. Non era ancora il barigello con i sergenti a mezza la contrada, quando il marito di madonna Camilla sovravvenne, il quale ritrovando la porta aperta ed assai gente de la contrada con la moglie e sentendo tra loro gran bisbiglio, si meravigliò forte che ciò potesse essere. La donna, come vide il marito, restò più morta che viva e gli disse: – Oimè, signor mio, vedete un poco come gli sbirri del capitan di giustizia hanno acconcia questa camera e tutta la casa, – e dicendo questo lo prese per mano e menollo dentro la camera ove Cornelio era; e per far intendere a l’amante che il marito si trovava in casa, assai forte diceva: – Guardate, marito mio, come questi ladroni hanno ogni cosa sossopra riversato. – E quivi narrò ciò che il barigello era venuto a fare. Il marito, che si sentiva stracco e che più voglia aveva di riposar che d’altro, disse: – Moglie, andiamo a letto e dimane poi s’attenderà a queste cose. – Quando Cornelio a la voce conobbe il marito de la donna essere arrivato, quasi che tramortito non cadde giù e non sapeva che farsi, tanto restò stordito. Ora, data

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