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non ha invidia a persona che sia. E già più volte sopra questa materia hollo io udito contendere e mantener con frivole persuasioni le sue pazzie. Onde io ragionevolmente conchiuderò che in un maritato e in ogn’altra sorte d’uomini e donne non si truovi il più periglioso morbo di quello de la gelosia; di quella, dico, che passa tutti i termini del devere, perciò che esser geloso fino a certo termine è cosa lodata e necessaria. Ma come si passa da la vertù al vizio, non è gelosia, ma espressissima pazzia, come in questo ser Gandino s’è veduto. Adunque, come diceva il Montachino, questo mondo è una gabbia piena d’infinite e varie specie di pazzeroni, e che molti di coloro i quali si pensano esser i più saggi sono i più pazzi, come a le opere loro senza altri testimonii chiaramente si vede. Sì che, monsignor mio molto riverendo, non vi meravigliate se al nome di questo così notabile e solenne pazzo, e per aggiunta fieramente ingelosito, questa bella e nobilissima compagnia sì saporitamente rise, non ci essendo nessun di loro, credo io, che meglio di me non conosca tutte le sue taccherelle e tutti i suoi fecciosi modi, degni de le festevoli muse del Pistoia o de le piacevoli del Bernia che ora vive. Chè io per me sarei, se stile avessi, sforzato a farvi suso una Iliade e mandarla a Roma chè fosse consacrata a messer Pasquino o al gran barone ser Marforio. Ma questo è far satire e non novellare.


Il Bandello a l’illustrissima signora Paola Gonzaga contessa di Musocco


Ancor che ogni novella che si narri soglia a chi l’ascolta porger diletto, perciò che l’intender cose nuove sempre apporta agli ascoltanti piacere, nondimeno suol senza parangone non picciola contentezza porgere quando qualche cosa si narra che, oltra il diletto che se ne piglia, qualche profitto ancora se ne trae. Suole anco sommamente dilettare sentendo dire che, dove generalmente tutti gli uomini sogliono far le pazzie, e sè e tutta la famiglia favola al volgo rendere, che si truovi alcuno che, oltra ogni credenza scaltrito, non sia saggiamente operando nel comun diffetto incappato, anzi abbia di modo fatto che eterna lode ne meriti. Il che non è molto che a Vinegia avvenne,

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