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nostra appo Iddio avvocata reina dei cieli gloriosa vergine Maria. Il perchè un’altra gentildonna che ordinariamente udiva maestro Sisto ed era conoscente di madonna Cassandra, le disse un dì: – Madonna, io vorrei che vi piacesse di venir sabbato sera a San Giugliano a la predica, chè vi prometto che udirete un bellissimo sermone e sentirete cose de la nostra Donna che mai più non sentiste. – Era questo nel principio de la quadragesima. Ora promise madonna Cassandra d’andarvi. E così il sabbato seguente v’andò, e postasi a seder per scontro al pergamo, attendeva che il frate venisse; il quale non dopo molto montato in pergamo cominciò la sua predica, e fece così bel sermone e così divoto come per innanzi mai fatto avesse. Sapete esser la costuma di questi predicatori quando sono là su, far più atti che non fa una bertuccia, ed ora voltarsi a destra ed ora a sinistra con i più sconci gesti del mondo, che paiono talora più tosto giocolatori che frati, con un batter di mani e di piedi che fa fuggir i cani fuor di chiesa. Ora parve a madonna Cassandra che in tutti i gesti e movimenti che ’l predicator faceva, si rivoltasse tuttavia a lei e che amorosamente la guardasse. Di che monna zucca al vento si teneva molto buona e pensava che in uno solo sguardo il santo frate di lei acceso si fosse, e faceva il bocchino e per mostrarsi più bella che non era, torceva il muso e faceva certo girar di testa che pareva che fosse stata morsicata in Puglia da una tarantola. Come il sermone fu finito, essendo sommamente la predica ed il frate ancora a la donna piacciuti, ella disse a quella gentildonna che invitata l’aveva: – Madonna, io vi ringrazio molto che voi siate stata mezzo di farmi sentir questo valente e sant’uomo, che mi pare, al vangelo di San Zaccaria, altra cosa che non è il predicatore di San Salvadore, del quale ne ho udito circa diece prediche, ma mi pare che non vaglia questo in conto alcuno. Onde mi son deliberata tutto il rimanente de la quadragesima venirlo ad udire. – La gentildonna le lodò assai questa sua openione. Andò madonna Cassandra a casa tutta accesa de l’amor di maestro Sisto, pensando che egli altresì tutto ardesse per lei; e frequentando l’udirlo e più di giorno in giorno parendole che egli amorosamente la rimirasse, di modo si accese che altro non desiderava se non ritrovarsi seco. Era la consuetudine di maestro Sisto che mentre che durava il tempo di predicare, da quel in fuora che diceva o udiva la messa e stava in pergamo, mai non usciva di camera nè dava udienza a persona che si fosse. Dopo pasqua poi era prontissimo tutto il dì a risponder a chi di qualche dubio o per altro richiedeva il suo conseglio.

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