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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Castel Gavone.djvu{{padleft:119|3|0]]madonna Bannina al marito; — questo è l’annunzio che ci ha recato la Gilda.

— Come? che è stato? e da chi lo sai? — ripigliò il marchese, volgendosi alla ragazza con atto di profonda ansietà.

La Gilda, tutta confusa, ripetè allora ad alta voce come il Bardineto avesse combattuto in duello pur dianzi col cavaliere di Genova e fosse gravemente ferito all’osteria dell’Altino, dov’era accaduto lo scontro. La notizia era stata portata a lei da Tommaso Sangonetto, aiutante del notaio David, che stava ancora in anticamera, per aspettare i comandi del marchese. Disse infine tutto quel che sapeva; non già tutto quello che le aveva detto il nostro Tommaso, Egli diffatti, in mezzo alle notizie dell’accaduto, aveva trovato modo di schiccherarle una dichiarazione d’amore, che a lei era parsa sconvenevole al sommo, in quella occasione, e glielo sarebbe parsa, ne abbiam fede, in altre parecchie.

Ora, come si spiega cotesto, senza frugare un pochino negli arcani del cuore? Veramente, i segreti d’una bella ragazza non s’avrebbero a dire; ma noi siamo qui per raccontare, e non andremo fuori di carreggiata dicendo che la Gilda ci aveva il suo e che un uomo le aveva dato nell’occhio. Anche lei, cresciuta nella compagnia e nella benevolenza dei castellani, era diventata ambiziosa, come Giacomo Pico; per altro, siccome nel cuore d’una ragazza inesperta l’ambizione non mette ancora troppo in alto la mira, gli occhi della Gilda non s’erano levati fino ad un cavalier di corona; avevano fatto sosta sulla persona di quell’altro ambizioso, che era Giacomo Pico. Il

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