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A Santo Saccomanno.
A te, valoroso artista, il cui scalpello sa infondere nel marmo tanta parvenza di vita, io dedico questo libro, in cui mi sono ingegnato di rinfrescare la vita e le costumanze d’un tempo trascorso. È una storia paesana e per me quasi domestica, poichè si ragguarda alla terra ove mio padre ha passati gli anni della studiosa adolescenza, ove mia madre è nata, e dove io medesimo ho vissuto tanti bei giorni.
Fanciullo ancora, io mi aggirai per quelle valli, consolate da un’aria così pura; mi commisi a quel mare tinto, in azzurro da un così
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