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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:121|3|0]]
— Il burattinaio ha fatto capolino tre volte dalla sua tenda, cercando con gli occhi in giro nel suo uditorio. Pareva il patriarca Noè, quando mise il capo fuori dal finestrino dell’Arca, per vedere se il corvo fosse ancora tornato. Ma il corvo non c’era.
— Ah, me ne dispiace, creda, me ne dispiace.
— E a me più di Lei. Sono una ragazza, e non ho la borsa troppo gaia. La mamma, del resto, non mi lascerebbe fare la bella follia che ha fatta Lei l’altra sera. Ah, come l’avrei dato volentieri io, quello scudo!
— Signorina... Le ha fatto piacere? Ne sono contento, più ancora che degli occhi sbarrati della burattinaia, quando vide il mio biglietto da cinque nel suo piattellino di stagno. Ma dica, non c’erano dunque cavalieri, alla rappresentazione di iersera?
— Tutti; non mancava che Lei. Ma non vogliono andare in rovina, quei là, Due soldi appena, mi capisce? due miseri soldi. E si scusano con una buona ragione, quei signori: dicono che il burattinaio manda la