< Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu
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Idee nere, dirai. Ma io, se rammenti, le ho sempre avute. A certe cose bisogna pensarci in tempo, per non esser poi colti alla sprovveduta. Quella gran diavola della falce è così capricciosa! Già, donna anche lei; ed io non voglio esser più corbellato. Errori, ne ho commessi molti, fin troppi, cercando l’introvabile. Povere donne, del resto! Ossequiate, lusingate, insidiate, ti amano per vanità: molte, se sei ricco, sentono il bisogno di entrare nella tua casa; nessuna il desiderio di penetrare nell’anima tua. Ed è strano contrasto; perchè noi uomini, chi più chi meno, avremmo tutti la curiosità di penetrare nell’anima loro, anche a costo di non trovarci niente. Così l’amore, rinunziando al piacere dell’indagine psicologica, si riduce necessariamente ad uno scherzo, ad un grazioso errore commesso qualche volta per ardore di temperamento, più spesso per follia d’imitazione.

Ah, il mondo non è più dei sensitivi. Si fanno tante cose per consuetudine, per vezzo, per moda, non ritrovandoci più il senso arcano dei loro principii; esempio l’andare in campagna, un pia-

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