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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:138|3|0]]Ma qui ci avevo almeno un’altra ragione, abbastanza ridicola; e imperiosa, nondimeno, ineluttabile, perentoria. Figurarsi; non avevo ricevuto ancora dal mio sarto un tutto-vestito di stoffa inglese, che mi è necessario, e che io ho dimenticato di portare per le mezze parate, non prevedendo tutti questi perditempi quotidiani. Gli abiti che ho con me in Corsenna vanno mattamente da un estremo all’altro: o di gran parata, e non è il luogo, nè l’uso di questi giovanotti; o di tela d’alpaca e che so io, fatti a giacca, e non possono andare che all’aperta campagna. Miserie, lo so; ma di queste si vive. E il tutto-vestito grigio non m’è arrivato che ieri, quando l’occasione era passata.
Alla signora, per altro, non era passata la collera, per la mia diserzione, per il mio tradimento, come ha voluto chiamare una semplice assenza. Ha scoperto anche lei il mio dolce rifugio dell’Acqua Ascosa. Senza averne la topografia esatta, ci s’è accostata di molto; e ad un’ora insolita, andando a diporto tutta sola, ha presa la via del mulino, dove mi ha