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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:169|3|0]]rina; e vi confesso che sulle prime mi avevano un po’ turbata. Ma siccome i miei tre satelliti non sapevano niente, tanto che iersera immaginavano ancora una mia fuga dalla parte del fiume, e siccome ne sapranno anche meno domani o doman l’altro, e siccome, finalmente, sono tre sciocchi, mi sono subito tranquillata sul conto delle loro vendette. Spero bene che non ne tremerete neppur voi.

— Io? no davvero; mi ci diverto mezzo mondo. E non dico un mondo intiero, perchè già un mezzo mondo m’annoiano.

— Li manderò via, non dubitate, farò quel tal discorso.

— Sarà sempre bene, — conchiusi. — Ho visto degli sciocchi diventar mariti eccellenti; e la signora Berti sarà la più felice delle madri. —

Ci fu un momento di sosta nel dialogo, ed io reputai conveniente di dare un’altra occhiata dintorno.

— Come siete bene qui! Opera vostra?...

— Povero addobbo! — diss’ella. — Mi man-

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