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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:179|3|0]]non è andata a Dusiana. I tre satelliti devono esser furenti; imbronciati li vedo, ma quieti, in atto di rodere il freno. Che abbiano avuto una correzione salutare? Mi dispiacerebbe per me, che li vedrei volentieri andare in collera, specie se mi danno due giorni di tempo, tanto che arrivi il Ferri, con tutti gli omonimi suoi. Quanto a loro, se han presa la ramanzina, non hanno male che non si sian meritato, avendo smascherate le loro batterie in presenza della contessa. Mi paiono tre ragazzi, con quel loro cospirare all’aperto, in un sentiero di villa, dove tutti gli alberi hanno orecchi per udire, e bocche per riferire.

Viva la faccia delle Berti. Quelle non sentono, non vedono quasi, e non han niente da riferire a nessuno. Passano nel mondo sorridendo e sperando; beate loro, e madre bofficiona e figliuole snelle, che cresceranno in bellezza e in rotondità come lei.

La signorina Kathleen mi pare un po’ sostenuta. Cara fanciulla! ma che cosa ne posso io? Se sapesse che non ci ho colpa, e che mi trovo impegnato in questo negozio per l’onor

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