Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 206 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:214|3|0]]Dio sa quando mi lascia. Certo, ha provato i giorni scorsi con Terenzio Spazzòli, e lo ha trovato indegno di accogliere i tesori della sua molta esperienza.
Il tragitto non si racconta. Per aver qualche cosa che mettesse conto d’esser qui registrata nel mio memoriale, bisognerebbe essere stati là, nell’altro carrozzone, a sentire le belle cose che avrà raccontate il mio dolce amico Filippo, il beniamino, il cucco delle signore. Triste cosa, in una società, essere antichi! I nuovi venuti han tutte le preferenze, tutte le graziette, tutte le moine delle signore. È giusto, infine; e poi, se fan festa al mio Ferri, non debbo esserne felice io, che l’ho presentato?
A Dusiana, dove siamo arrivati alle otto e mezzo, abbiamo veduto un paese come tutti gli altri, e degli abitanti su per giù come quei di Corsenna. Il paese nondimeno è più vasto; tre Corsenne, a dir poco; una gran piazza con dei portici su tre dei suoi lati, il che deve essere stato immaginato per far dire alla gente: e perchè non ne hanno voluto mettere