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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:253|3|0]]relli non mi faccia dei versi troppo difficili, come usano ora! Ho poca ritenitiva, e in quello che non capisco mi ci confondo troppo. Ancora, vorrei che i versi fossero rimati a due a due, per aiutar meglio la memoria.

— Sarà fatto come volete, e come avete il diritto di volere, poichè vi piace di recitare una mia composizione, che sarà, al solito, una birbonata. —

L’allusione va al mio Aristarco, che non batte palpebra, ma è verde dalla rabbia. Oh povero Dal Ciotto! e perchè non gliel han detto a lui, di scrivere il prologo? Ne avremmo sentite delle belline.

Egli, del resto, si è quasi scelta da sè la sua parte, tra gli uomini d’arme, e non bisognerebbe incomodarlo per altri uffizi. I suoi due compagni di satellizio hanno accettato di aiutare le signorine Berti nella invenzione dei premii umoristici, per la inevitabile lotteria che accompagna le fiere di beneficenza; ed anzi ne è la chiave di volta, dove scarseggiano le venditrici lusinghiere, onnipotenti, e le borse disposte a lasciarsi taglieggiare. Il

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