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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:293|3|0]]punto in bianco a quel modo? Si andava così bene d’accordo nelle ragazzate! mi sentivo ritornar così giovane, accanto a voi! La vita con voi sarebbe stata così bella! tanto bella, che per un momento ne ho avuto il capogiro, e mi sono sforzato di scacciarne l’idea. Ah sì, gran sapiente che sono stato! Ero uscito un tratto fuori dalla soglia del mio paradiso, e m’han chiuso l’uscio dietro le spalle.

Che c’è? Una lettera, e larga tanto, col bollo comunale di Corsenna. È il sindaco che scrive, per ringraziarmi. Non han voluto perder tempo.

Settecento lire di sussidio all’Asilo, meritavano questa sollecitudine. Ma perchè a me? Perchè son io il personaggio più importante della colonia, l’amico più vecchio di Corsenna, il primo capitato tra questi monti; e finalmente, “vegnendo a dir el merito„ son io che ho fatto tutto. Benissimo; sta a vedere che uno di questi giorni mi conferiscono la cittadinanza. Son io, veramente io, che ho fatto tutto, e non ho male che non mi sia meritato! Al diavolo! non ne posso più. Sento che schiatto, se sto ancora cinque minuti qua dentro.

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