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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:299|3|0]]amico Ferri sia il non plus ultra. Ma che persona a modo! che perfetto cavaliere! e niente superbo, niente millantatore! Ecco gli uomini come li intendo io, che in verità ne avevo trovato, non meritandolo, uno stupendo esemplare. Ma non parliamo di ciò; — soggiunse la signora Wilson, mandando un sospiro alla buona memoria del padre di Kitty. — È solo, di casa sua, il signor Ferri? Che idea si fa della vita? che disegni vagheggia per il suo avvenire? Gli uomini come lui interessano sempre. Son creature nobili; si vorrebbe saperle egualmente felici. —

To’, sarebbe questo il momento buono per dirle.... Ah sì, che idea buffa ci ha avuta il signor Filippo Ferri! Io.... io? fossi matto!

— Chi sa dove veda egli la propria felicità? — rispondo alla signora Wilson. — Alla sua età, che non è più giovanissima, e non è per contro matura abbastanza, idee ne vengono molte, e si dileguano ancora.

— Amore di libertà, intendo benissimo; — conchiuse la signora. — E forse hanno ragione. È così difficile indovinarla! —

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