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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:332|3|0]]testa serviranno meglio i bastoni. Dico a Lei, sor padrone, che na fa uso così spesso e volentieri, di quei così lunghi lunghi; che fanno stupire, ed anche, diciamo tutto, anche rider la gente. Ne taglia Lei, ne taglio io per farle piacere; ce n’è una collezione, in saletta....

— Che dici? — esclama Filippo. — Continua. —

Ma l’altro non approfitta della licenza; si è mosso dal posto, andando via come un lampo e sparendo dall’uscio vicino; come un lampo è ritornato all’aperto, con una bracciatella di bastoni di nocciuolo, ruvidi, rugosi, alti un metro e sessanta; tutti i miei bastoni babilonesi, che a detta di Pilade fanno rider la gente. E rida la gente; quando avrà ben riso schiatterà.

— Mi assaggino un po’ questi; — dice il servitore, ammiccando da capo. — Sodi, robusti, maneggevoli, cedono quanto basta, rimbalzano bene, e dove toccano lasciano il segno. Con questi alla mano si sfoghino, se ne diano quante vogliono, fino a tanto che po-

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