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— Sei giorni!... Ah, sì, sono dunque passati sei giorni? Dove avevo la testa?

— Nel ghiaccio, signor padrone, nel ghiaccio pesto, e grazie a Dio ce ne siam fatti fuori.

— Bene... — mormorai; — bene! e... il signor Ferri?

— Anche lui, anche lui. Vadano là, se ne son date di buone. Mamma mia! Pareva la gragnuola che avesse dato in un campo di zucche.

— Ti ringrazio....

— Scusi, dicevo così per dire. È il primo paragone che m’è venuto in mente. Ma basta, non si stanchi a parlare, per la prima volta che le è tornato il giudizio.

— Credi?

— Volevo dire il raziocinio, il sentimento, il che so io. —

Lascio correre l’annaspìo del signor Pilade, mio padron riverito, che è dopo tutto un buon ragazzo, e che in questi giorni ha dato prove di aver più giudizio di me. Mi cheto, come egli raccomanda, ed anche mi addormento,

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