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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:353|3|0]]e da farla tornare in fretta a San Pellegrino. Son uomo da dargliela, sa? ed anche da stiacciarla con un pugno; non mi tenti, non mi stuzzichi, perchè son latino. — Ella abusa della forza fisica. — Ma sì, caro signore, e ringrazio il cielo di avermela data per levarmi di torno i noiosi. Del resto, non l’ho usata ancora con Lei, che chiama al soccorso prima del tempo. Ma badi, qualunque cosa Ella tenti di fare contro me o contro amici miei, La stronco, com’è vero Dio, La stronco con queste due mani. Le ha viste? Ora mi si levi da’ piedi.

— Filippo! Filippo! Tu sei un eroe; ma ci hai pur troppo il difetto di tutti gli eroi.

— Quale?

— Di non veder che te stesso. E non hai pensato che c’ero io in ballo, e che non sono un vecchio, nè un fanciullo, nè altrimenti una povera creatura che debba esser protetta da nessun cavaliere errante. Ti ringrazio della generosa intenzione; ma non posso approfittare della tua cortesia. E poichè il conte Quarneri cercava me, avendola con me, andrò io a mettermi a sua disposizione.

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