< Pagina:Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 381 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:389|3|0]]derebbe volentieri di sì ad una mia calda e rispettosa domanda.
— Eh! — mormorò la signora Wilson. — Mi pare che il nostro signor Rinaldo non mi lasci più niente da fare. Che ne pensi tu, Kitty, o piuttosto Kathleen, come bisognerà dire oramai, per far piacere a lui?
— Mamma! — gridò Galatea.
E non potè proferire una parola di più. Ma intanto si gittava nelle braccia della madre, scoccandole sulle guance due baci, che mi parvero fratelli germani di quelli ch’io avevo impresso tre ore prima sulla cara sua mano.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.