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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:44|3|0]]darmi allo specchio. Ma io sono anche un orso mal pettinato. Infine, vivo da solo, com’Ella dice.
— E basta a sè stesso, non è così? Capisco infatti che tutto assorto nei suoi alti pensieri....
— No, non dica questo, La prego. Io non mi basto; e i miei pensieri, se mai, radono piuttosto la terra. —
Guardavo a terra, accompagnando col gesto la frase. E lì, a due passi da me, sporgeva il piedino della fanciulla; non un piede da viragine, in verità, e bisognava rendergli giustizia. Ella certamente si vergognò, perchè ritrasse il piede, dissimulando tuttavia l’atto sollecito con una carezza a Buci, che si era posto a sedere molto gravemente lì presso, quasi in mezzo a noi due. Dal canto mio, ero pentito già del mio atto, e tanto più facilmente, in quanto che era stato involontario.
— Radono piuttosto la terra, — ripigliai, volendo mostrare che non facevo nessuna allusione di cattivo gusto, — perchè appunto la terra mi piace, così verde, così sana, così