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— Ho detto quelli, non avendo altro alla mano; — diss’ella ridendo. — Cerchi Lei il contorno più sciocco, e sarà quello che ci servirà per definire tutti quei personaggi, che dispiacciono a me come a Lei.
— Ma non dispiace egualmente essere ammirate, citate sui giornali, vedere il giorno appresso descritte in tutti i loro particolari le graziose abbigliature.
— Oh sì, mi parli di quelle! Con tanti errori, dovendo farsi aiutare dalle modiste, e se Dio vuole riuscendo ad imprestare ad una signora il vestito di un’altra. Del resto, ritornando sui generali, voglio ammettere anch’io che un po’ di tempo si perda in queste occupazioni di società. Ma questo avviene a tutti, e in ogni genere di vita. Lo guadagna forse Lei, il suo tempo, leggendo libri latini?
— Chi sa? Il vivere è un disporsi a morire.
— Ah bene! altre idee... come quelle di poco fa.
— Rinunziamoci dunque. Il vivere è un vegetare. —