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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Barrili - Galatea, Milano, Treves, 1896.djvu{{padleft:71|3|0]]i più vecchi e marciscono sotto le nevi; tra rami, foglie, licheni e borraccina, si forma su quell’intreccio di tronchi uno strato che inganna; par di andare sul sodo, e ad un tratto cricche, ci si può lasciare una gamba. Ha capito?

Le proibisco di andare. —

La signorina Kitty abbassò il capo, alzando le pupille a guardarmi di traverso.

— Come comanda bene! — mormorava frattanto.

— Ho piacere che l’osservi; — risposi. — E Lei obbedisca bene. —

Mi fece il muso lungo lungo; poi scoppiò in una risata, che fece ridere anche me. Gran diavola e buona compagnona!

Si ripigliò la strada, costeggiando il bosco dei faggi, così nero sotto il denso fogliame, che alle nove del mattino si distinguevano appena le prime cinque o sei file di tronchi, e tutto l’altro era sepolto nell’ombra. Mezz’ora dopo, si afferrava la vetta; non la più alta del San Donato, ma uno dei suoi sproni, e il più prossimo, tra il quale e la cima del monte si stendeva una lunghissima prateria, tutta li-

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