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l’avvenire economico del trentino 201

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La esistente ferrovia della Valsugana fu volutamente costrutta e organizzata dall’Austria in modo da esser ridotta — malgrado l’esistenza della ferrovia italiana dal confine a Venezia — a una poverissima linea di comunicazione interna, senza alcun valore internazionale.

Gli stessi industriali e i commercianti dei luoghi attigui al confine di Tezze-Primolano sono costretti ad avviare le loro merci dirette nel Veneto non sul breve percorso dal confine a Venezia, ma sul tratto dal confine a Trento, usufruendo qui della ferrovia del Brennero fino a Verona.

Domani quando la ferrovia della Valsugana sarà tanto sul territorio trentino come su quello veneto gestita dallo Stato italiano, servirà ad avvicinare al Trentino i mercati del Levante, dell’Oriente, dell’America, a permettere al paese di procurarsi in condizioni favorevoli le materie prime e a poter produrre articoli destinati ad esser esitati sul mercato libero, in concorrenza con la produzione di altri paesi stranieri.

Rifioriranno le antiche industrie nelle valli giudicariesi quando — come ormai chiedono da quaranta anni! — saranno congiunte a Brescia. La corrente dei forestieri e il movimento dei commerci avranno speciale impulso dalla costruzione della Gardesana, da Verona a Malcesine e Riva, il cui progetto accolto dal Governo italiano fu sempre osteggiato dallo stato maggiore austriaco. Altrettanto dicasi per gli allacciamenti stradali e ferroviari della regione alpestre

trentina con le provincie di Vicenza e

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